Dopo aver conquistato il web, il neo presidente Antonello Bombagi si prepara alla sfida più impegnativa in vista dell'occupazione dei cieli.
Come non ricordare il clamore suscitato dal gruppo facebook “Ora la compagnia aerea ce la facciamo noi!”. Lanciato il 12 febbraio 2020, dopo 2 giorni contava già 13.000 sostenitori e dopo 4 più di 30.000. Trascorsa una sola settimana era già chiaro a tutti che l’evento non poteva più rimanere soltanto una “provocazione”.
Il 26 febbraio, una volta superati i 76.000 sostenitori, anche la stampa aveva iniziato ad occuparsi del caso. E dopo “Il Corriere” (leggi…) e il “Sole 24 ore” (leggi…) il rumore era arrivato perfino sui media cinesi (leggi…). Il 9 marzo il lockdown aveva spento quel baccano ma non la volontà di andare avanti e l’11 giugno, spinta da 82.000 sostenitori, da un sogno potente e una nuova visione d’impresa, nasceva “Compagnie Riunite della Sardegna” Società cooperativa.
Ora la nuova compagine è pronta a muovere i primi passi per il conseguimento della propria missione: Attenuare l’isolamento geografico della Sardegna, per garantire il diritto alla mobilità dei Sardi.
Chiamato a garantirne il raggiungimento, il neo presidente Bombagi ci tiene a sottolineare che con la costituzione della cooperativa si è concluso un ciclo. «Da quello virtuale ci si è spostati a quello reale e occorre avere consapevolezza del fatto che il lavoro vero comincia adesso. Si tratta di un grande impegno che, pur alimentato dal sogno e dalla passione dei tanti sostenitori, si scontra con un grado di difficoltà piuttosto alto» Sottolinea con franchezza.
«Quel che ci proponiamo di fare – prosegue Bombagi – è di realizzare una compagnia aerea sarda ad azionariato popolare e per arrivarci abbiamo optato per una costruzione in due fasi. Una prima in cui ci impegneremo nella raccolta di capitale attraverso la cooperativa. Una seconda in cui la stessa coop promuoverà la nascita di una SPA con altri attori del mondo produttivo ed economico».
«Due progetti distinti che si compenetrano in un disegno più grande – specifica meglio – per ridare ai sardi quel diritto alla mobilità che nessuno ha mai voluto riconoscere loro. Un disegno in cui la coop sarà il soggetto determinante. Uno, perché controllerà indirizzo e sviluppo della futura compagnia aerea. Due, perché attraverso la coop si potranno erogare i servizi propedeutici a sostenere nel tempo i flussi turistici verso e per tutta l’isola».
«In questa fase iniziale un partner bancario di garanzia, Banca Etica, penserà a custodire i soldi dei soci e un sito internet (https://corisardegna.com) ci permetterà di interagire con i sottoscrittori di ogni parte del mondo. – spiega Bombagi – Attraverso questo strumento, le persone potranno informarsi, documentarsi, aggiornarsi ma anche fare una donazione e/o sottoscrivere una quota della società, aiutando la raccolta di capitale e diventando sostenitori o soci dell’azienda – conclude il presidente – L’autobus è in partenza e sono pronto a condurlo a destinazione, spero sia abbastanza grande per contenere tutti i sardi che vorranno viaggiare verso un futuro migliore» Conclude con un sorriso.
Redazione